"BRASILIANE" VENETE.......(Lampughe adriatiche)

Chi mi conosce bene sa quanto ami il Brasile e in particolar modo il sud America in generale, ma questa volta non vi voglio parlare di questo ma bensì di un pesce che in questo periodo dell'anno accosta e che appunto dai suoi caratteristici colori verde oro viene soprannominata da tanti la "Brasiliana" sto parlando della Lampugna un predatore vorace e molto propenso ad attaccare le nostre esche artificiali.
Ha l'abitudine ripararsi o sastare in prossimità di boe, relitti o tronchi affioranti o in generale qualsiasi cosa galleggi e che gli dia riparo , non appena individueremo uno di questi oggetti se le Lampughe saranno presenti già dal primo lancio noteremo la loro presenza .
Generalmente la troveremo in branchi anche piuttosto numerosi e non appena ne avremo agganciata una noterete che le altre lampughe presenti inseguiranno la nostra preda fin sotto barca come se volessero rubargli l'esca, .
E molto vorace e i primi lanci solitamente sono i più profiqui ed e piu facile ingannarla, man mano che la pressione aumenta divendera sempre piu diffidente ed e perciò che e meglio accendere il motore e spostarsi in un altro spot.
Era qualche anno che non ne prendevo qualcuna forse perche gli anni precedenti si erano fatte vedere in maniera meno massiccia , al contrario sembra proprio che le nostre coste siano ben popolate di questo predatore e pure di taglie interessanti.
Nell'attesa che la stagione dei Tonni riparta assieme ai ragazzi del Kraken Team decidiamo di trascorrere qualche ora in mare alla ricercha di qualche bella lampuga , primo per riprendere confidenza con il mare aperto e per secondo divertirsi un pochino con attrezzi light, non proprio sempre presente a bordo del Gommone......
L'alba la trascorriamo alla ricerca di qualche serra, ma la sfortuna anche stavolta mi accalappia e fa si che il serra della "Vita" si slamasse a pochi metri dal  guadino...Povero sciocco lui non sapeva che gli avrei ridato la libertà e ha fatto di tutto per liberarsi e ci è pure riuscito, vabbè fa niente spero un giorno rincontrarlo magari più grosso e cattivo...
A sole ormai alto e il momento di andare e prendere il largo in cerca delle "Brasiliane" , percorriamo qualche miglio e notiamo subito un taglio d'aqua interessante con notevoli strati di erba galleggiante probabilmente proveniente dalla foce del Po. Come precedentemente descritto se le  lampughe sono presenti gia dai primi lanci riceveremo gli attacchi, e così e stato e le prime catture cominciano ad arrivare anche se non di taglia.
I nostri casting Jig volavano in acqua come proiettili  e non appena cadevano in acqua cominciava un recupero frenetico e veloce e dopo qualche giro di manovella avveniava l'attacco..
Passano i minuti e cominciano a farsi sempre piu diffidenti tanto da non  avere più nessun inseguimento o attacco , decidiamo dunque di riprendere il largo in cerca di altri spot profiqui e il  fiuto ci porta poco lontano dove un insignificante rametto in acqua con qualche gabbiano appollaioato  in relax ci fa intuire che potrebbe essere un hot spot.

Il fiuto non ci ha tradito e le catture riconciano a fioccare e  visto il sole alto abbandoniamo i casting jig per cercare qualche bel 'attacco a popper o esche di superficie e manco a dirlo gli inseguimenti e le esplosioni cominciano ad arrivare , che dire che sia un pesce piccolo o grande quando attacca un esca in superficie e sempre una bella emozione.
Era da un pò di tempo che non mi divertivo tanto , prese poi  con attrezzatura light e uno spasso, meglio dedicare prossimamente qualche altra uscita prima che ci abbandonino e se la fortuna mi assiste mi piacerebbe tanto vedere una di quelle "Lampugone" che popolano i mari tropicali, consapevole però che dalle nostre parti sono veramente rare....
Quando salgo a bordo del Kraken il clima che si respira e a dir poco eccezzionale, e non per ultimo le soddisfazzioni arrivano con una certa regolarità, un merito a tutto questo va a il mio amico e capitano di questa imparcazione il grande Leonardo, grazie di cuore....
Alla prossima Avventura e grazie mille che ci seguite cosi numerosi.
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

TROTE, FIUMI E SHAD SILICONICI..........................


Dopo qualche tempo lontano dai monti dedico una giornata di pesca al mio amato Piave. Nel periodo estivo si punta tutto sulle prime ore del mattino. E’ ancora buio quando inizio a guadare il fiume, munito di una buona lampada, e raggiungo il mio spot appena fa luce. L’acqua è velata e non è quello che ogni spinner di montagna desidera. Ciò nonostante le sensazioni sono positive. Arrivato sugli spot buoni e aperta la mia takle box scorgo l’esca che desidero lanciare in quelle lame di corrente: l’SS Shad. Il colore dell’acqua mi suggerisce di puntare al colore marron glace che e  abbastanza simile alla livrea dei barbi e del cavedani che popolano questo tratto di fiume. La scelta di questo Shad è determinata dal suo tipo di piombatura, dal suo nuoto imitativo, ma soprattutto dal fatto che ha un ottimo potere anticanglio. Può sembrare strano in un fiume dal fondale pieno di sassi parlare di incaglio, ma quando si cercano pesci di taglia, i lanci spesso mirano a ceppaie sommerse o grossi massi che fermano detriti dove si rischia di perdere l’artificiale. Non voglio modificare troppo il nuoto dell’esca e così ne preparo due con differenti piombature: una da 1/2 oz per sondare lontano, a ridosso di massi con buona profondità, a contatto con il masso (possibile tana); l’altra con la zavorra da 3/8 oz da lanciare a monte delle correnti per recuperare a saltelli a contatto con il fondo, pescando a salire.
I risultati non tardano, e soddisfano per quantità e qualità delle catture. Noi che spesso peschiamo la trota non amiamo gli ami montati a texas o mascherati dall’ esca. Soluzioni che riteniamo non proprio adeguate alla mangiata veloce del salmonide. Gli strike che ho avuto fanno decisamente ricredere: l’amo esce in modo ottimale dallo shad grazie al suo particolare sistema e alla morbidezza della gomma e, pur pescando con ardiglione schiacciato, non ho registrato slamature. Sono felice di aver portato SS Shad a conoscere la marmorate e le fantastiche fario del mio fiume. Ancora una volta Molix ha realizzato un’esca molto performante e versatile, regalandomi una delle più belle pescate di questa stagione.
Luca Passarella
SPINNING PASSION STAFF

SUZUKI QUESTA SCONOSCIUTA.......................

Quanti di noi appassionati di pesca alla spigola girovagando per la rete sarà incappato in qualche bel video giapponese sulla pesca delle Suzuki ( la sorella nipponica della nostra spigola)???  penso in tanti !!molti si  saranno chiesti quali siano le differenze con la sorella europea  e quali siano le caratteristiche che la accomunano senza tralasciare anche il fattore pesca .
In questo la rete può esserci di aiuto , ma mai come un pescatore locale che grazie alle sue esperienze e quelle del suo gruppo di amici ci può aiutare ,e per questo che ho chiesto aiuto a Paolo Uchida di MOLIX JAPAN a darmi una mano per cercare e capire  alcune informazioni che potrebbero tornarmi utili nel prossimo futuro.
Il branzino Giapponese chiamato Suzuki e una specie asiatica ,tipica del Pacifico ocidentale, il suo habitat ideale sono le scogliere marine e gli estuari dei fiumi, ama anche le acque salmastre e non e raro che risalga i corsi d'acqua  anche per svariati chilometri.
Questa specie può raggiungere il metro di lunghezza e a differenza della cugina europea non supera 8/9 kg di peso, in effetti l'esemplare a ora piu grosso catturato e un pesce di kg 8,7, e molto ricercata dai pescatori sportivi Giapponesi e in alcune zone del paese del sol levante l'accrescimento e molto lento a causa della grande pressione di pesca.
Una cosa molto interessante e il cambio di nome man mano che il pesce cresce, diciamo che il tradizionale nome Suzuki viene dato all'esemplare adulto con una lunghezza che varia tra i 70 e i 90 cm, a seguito ecco alcune foto delle varie fasi di accrescimento con il relativo nome ...


Leggendo questa breve descrizione tecnica sicuramente avrete notato che ci sono ben poche differenze tra la nostra spigola e la Suzuki Giapponese, forse le più marcate differenze sono forse nel modo di pescarle con tipologie di artificiali sicuramente meno utilizzati da noi europei ,
Parlando con Paolo constato che le esche utilizzate in molti spot sono le stesse che usiamo noi, ovvero  minnow, topwater e piccoli jerbait, forse esche che noi utilizziamo poco sono il metal vibration o le esche vibranti in generale , cosa che i pescatori giapponesi utilizzano molto e con ottimi risultati.Sono esche di piccole e medie dimensioni costriute prevalentemente in metallo dotate di un nuoto stretto  molto irritante, si prestano a essere utilizzate in svariati modi e con svariati recuprei  ma vengono solitamente usate a ridosso delle scogliere oppure nei lughissimi moli dei porti Giapponesi.
Una cosa che ho notato in molti video e il tipo di recupero che molti pescatori usano, ovvero come direbbe un caro amico "un Drittone" un recupero lineare senza jerkate o accelerazioni varie , una particolarità che nell'arco di questa stagione ho voluto mettere in pratica e i risultati non si sono fatti attendere, specialmente  quando la marea e piuttosto sostenuta un recupero lento di questo tipo e molto più catturante forse perchè imita in maniera più veritiera un pesce che nuota controcorrente.
Le ore notturne sembrano le più reditizzie , ciò non esclude che durante il giorno non vengano fatte catture di rilievo, ma come avviene per la cugina europea sembra proprio che il buio accentui l'attività predatoria e di conseguenza la predisposizione ad attaccare le nostre esche.
Molto diffusa in questo momento la pesca con le swim bait , esche di generose dimensioni che nel bassfishing hanno trovato un gran numero di appassionati, sinceramente non ho mai provato l'utilizzo di queste esche anche se più volte mi era frullato per la testa, però dopo le foto che mi ha mandato Paolo mi hanno fatto scattare una molla e ho giusto un paio di spot dove prossimamente proverò a far nuotare una bella swim.....
Dopo tutto questo parlare mi sembra di aver intuito che grosse differenze tra la nostra Spigola e la Suzuki Giapponese non ce ne siano , ma sono sincero questo pesce mi affascina , come pure tutto quello che gira attorno al mondo della pesca in Giappone, chissà forse un giorno riuscirò a mettere piede in questo paese e magari riuscire pure a pescarci....
Un grazie particolare a Paolo Uchida di MOLIX JAPAN per le informazioni e le foto.
A presto 
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF



BOATO SERRA..................

Abbiamo passato diverse serate in mare a cercare questo predatore e le soddisfazzioni non son certo mancate, pesci piccoli ma ache di taglia pescati sia in top water sia con long jerk, insomma non ci siamo fatti mancare neinte, e cosa c'e di meglio di una sana pescata tra amici???  Ecco un breve video dove tra una risata e l'altra effettuiamo qualche cattura.....E adesso che la bella stagione e quasi finita avremo tutto il tempo necessario per preparare per benino la prossima annata......Buona Visione....