"VAMPIRI GIORNALIERI"...................

A volte quando meno te lo aspetti proprio mentre tenti la cattura di altri pesci , attacchi pesci che mai avresti pensato fossero presenti in quel tratto di fiume, sto parlando di un tratto di fiume particolarmente basso e ricco di sassi e acqua corrente,zona di certo non perfetta per insidiare il perca.
Certo che la pesca è proprio strana, vai a bass e catturi reali, vai a cavedani e catturi scardole, vai ad aspi e catturi i perca, e proprio di quest'ultimo esempio che volevo racontarvi, in quanto mi  è successo proprio pochi giorni fa..
Sto pescando in un tratto di fiume particolarmente basso, fondo ricco di sassi e corrente particolarmente sostenuta, zona ideale per insidiare l'aspio, e invece  trovo in caccia solo perca e cavedani, La mia azione di pesca e la classica che ho sempre usato per insidiare il mio predatore invernale preferito, ovvero recuperi veloci con del piccoli "metal vibration ", però mi accorgo che oggi non ne volevano sapere, Dopo vari cambi esca la mia scelta ricade su un SQUARE BILL Cranck, che grazie alla particolare paletta riesce a passare indenne attraverso i numerosi massi presenti, la scelta risulta azzeccata e dopo qualche lancio in piena corrente ecco un timido attacco, risultatosi poi un piccolo perca, altro lancio e dopo poco altro perca, sembra proprio che questo suo nuoto "sguizzante " a stretto contatto con i sassi  piaccia proprio......
Cambio sponda del fiume , ma i risultati non cambiano , questa volta un bel cavedanone ha attaccato il mio cranck in maniera violenta,  anche se questa volta pensavo fosse veramente l'aspio  deduco di aver trovato un altro valido metodo per utilizzare con successo lo Square Bill , anzi ho proprio in mente un altro paio di posticini dove farlo nuotare e azzannare da qualche altro predatore...........


MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF

PELAGUS DAY..............


Sull'euforia della prima uscita con successo, eccoci pronti per una nuova avventura a bordo del Kraken, stesso equipaggio stessa allegria e stesso spirito che accomuna queste uscite di pesca alla ricerca del predatore principe del nostro mare , il tonno rosso.
Come abitudine partenza alle prime luci dell'alba, anche perchè ci aspettano diverse miglia da percorrere e il mare quest'oggi non ci aiuta proprio , una fastidiosa onda lunga ci costringe a limitare la velocità e proseguire con cautela.
Sinceramente andiamo un pò alla cieca in quanto i giorni precedenti , causa mare mosso nessuno è uscito e ci ha potuto dare info su eventuali movimenti, decidiamo comunque di portarci su un fondale piuttosto profondo dove altre volte avevamo avuto degli ottimi riscontri... .
Nell'avvicinarsi alla zona prescelta vediamo che c'e un movimento strano di gabbiani  e questo ci fà ben sperare, e di fatti non ci sbagliavamo .....eccoli che saltano o meglio venivano in superficie in maniera molto tranquilla, sintomo che non erano in frenesia alimentare...
Inizia la fase di mitragliamento con lanci mirati e in prossimità dei tonni, ma sembrano proprio non volere attaccare le nostre esche , continuano a emergere per poi subito dopo sparire ma rimanendo sempre negli strati superficiali, finchè dopo svariati cambi di artificiale e modalità di recupero riusciamo, anzi Leonardo riesce ad agganciare il primo che purtroppo dopo poco si  slama...
Ogni mangianza ha le sue caratteristiche e col tempo si imparano i vari trucchi su come affrontarle,ho riscontrato che in alcune situazioni la gomma la fa da padrone, altre invece su pesci  svogliati che continuano a stazionare in superficie lo stick bait può indurli all'attacco ed e proprio con uno stick che abbiamo avuto il primo strike si tratta del  PELAGUS 165-S, di JACK FIN, una nuova realtà artigianale che molto sta facendo parlare di se per l'alta qualità e cura dei suoi prodotti.
Di certo non ci scoraggiamo e continuiamo a pescare e la nostra tenacia viene ripagata con altre catture e anche qualche slamata, purtroppo quest'ultime non piacciono a nessuno , ma chi pesca sa queste cose possono avvenire in qualsiasi momento.
Ho ancora stampata nella mia mente una scena incredibile , dove assisto in diretta all'attacco di un tonno al mio artificiale passatogli a pochi metri di distanza ,una scena che raramente si vede e che mi ha fatto tremare le gambe , spero che le Go Pro in barca abbiano filmato la scena e quanto prima condividerla con tutti voi.
Al rientro tiriamo le somme e anche se abbiamo avuto qualche slamata , i 7 strike avuti  ci riempiono di felicità e ci caricano a mille per le prossime uscite, consapevoli però che non tutte le giornate saranno piacevoli come questa, ma tutto questo e la pesca...... 

MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF


SOFT SHAD PER IL LUCCIO


Negli ultimi anni lo shad siliconico è diventato una delle esche più utilizzate da molti pescatori a spinning, a prescindere dal tipo di predatore si vada ad insidiare quest'esca ha un incredibile potenziale in quanto altamente imitavita, ma sopratutto da la possibilità in base alle sue caratteristiche costruttive di poter ricercare i lucci e non solo  in molteplici situazioni e negli spot piu' svariati, dal lago al fiume fino alle piccole rogge. Lo shad dedicato al luccio deve avere delle caratteristiche costruttive determinate in primis da una robusta struttura, in quanto i combattimenti col luccio per quanto siano veloci sono allo stesso tempo in tante occasioni molto violenti , altro aspetto molto importante è che la nostra esca si faccia ben notare qui entrano in gioco colorazioni accattivanti
 e movimento, .
Lo shad è sempre stato per me un esca fondamentale nella ricerca del luccio proprio per la sua adattabilità a tutti gli ambienti, spesso in primavera nel post frega con pesci affamati lo ho utilizzato a pelo acqua, in estate nei laghi mi ha dato la possibilità di sondare diversi metri di colonna d'acqua alla ricerca di pesci sospesi, nel utilizzo a traina nei grandi laghi fino alla pesca nelle buche più fonde dei fiumi quando l'acqua diventa molto fredda; un esca che nelle nostre cassette non può proprio mancare, versatile, divertente e altrettanto letale.
Un attesissima novità per questa stagione 2015 svelata al pubblico in occasione del fishing show di Vicenza è il Pike Shad di casa Molix, una linea composta da due misure rispettivamente da 5.5" per 2 Oz di peso, versione destinata per le piccole acque come rogge o ambienti contenuti e a tutte quelle situazioni dove una presentazione più leggera risulta più redditizia e una versione per le grandi acque e per il fiume da 7.5" per 3.5 Oz di peso entrambe le versioni vengono distribuite in 6 colori diversi.
La particolarità di questo shad in gomma sta nel fatto che entrambe le misure vengono commercializzate in due versioni, una armata di amo dorsale e ancoretta ventrale mentre l'altra è priva dell'armatura in modo da poter dare la possibilità a chi lo utilizza di decidere il quantitativo di zavorra e il tipo di ami da applicare al esca, entrambi le versioni sono dotate di snodo in prossimità della coda per far si che quest'ultima abbia un movimento più ampio. Sulla versione già armata posta nella zona ventrale del esca troviamo una paletta metallica tipo Colorado capace di emettere forti vibrazioni e bagliori di luce che nella ricerca del luccio spesso ci tornano molto utili, personalmente in passato già dotavo molti dei miei shad di una paletta e questa soluzione ha sempre ben pagato in termini di catture, ora ancor meglio la troviamo già pronta su quello che a mio avviso è uno shad davvero ben riuscito.
Oramai la stagione del Luccio sta per iniziare in molte zone del bel paese, la sua pesca sta attirando sempre più appassionati ma purtroppo lo status di specie risulta in calo in molti posti quindi ricordiamoci dell'importanza di un catch e release fatto a regola d'arte avendo con noi sempre gli strumenti giusti per poter incidere il meno possibile sul nostro amico luccio e poter ridare la libertà che tanto merita!
Luca Passarella.....

TONNI DI "GOMMA"..................

Siamo ai primi di Aprile e la mia stagione di spinning offshore o meglio di spinning al tonno è cominciata nel migliore dei modi , una bella cattura non poteva che rendere già magnifica una bella giornata passata in mare con i soliti amici con i quali da tempo  condivido la stessa passione.
Sono particolarmente contento perchè sono in queste giornate  difficili dove i pochi e isolati pesci  a mettere a dura prova il pescatore che si vede costretto a fare una pesca di ricerca e con presentazioni più light, in questi particolari momenti secondo il mio punto di vista non c'e niente di meglio che i siliconici .
Nel mio caso ho utilizzato il famoso RA SHAD di MOLIX  da 6" che già lo scorso anno mi aveva regalato degli strike ma purtroppo non portati a fine combattimento causa slamatura , questa volta invece è andato tutto per il verso giusto e la foto di rito lo conferma..., si tratta di un bel tonnacchiotto che ha attaccato il mio siliconico mentre nuotava spensierato a mangianza ormai finita.
Sono queste le condizioni ideali per l'utilizzo delle esche siliconiche , esche che utilizzo quando la mangianza e già terminata  e i  tonni si trovano ancora sotto , oppure  quando ci sono tonni particolarmente sospettosi e amano presentazioni meno invasive.
Non e stata una giornata di quelle facili , per primo le condizioni del mare al mattino  non ci hanno per niente agevolato, per secondo abbiamo dovuto fare non poche miglia prima di intercettarli, e per terzo non erano per niente facili, ma a noi piacciono le sfide e chi l'ha dura la vince........
Le giornate adesso si sono allungate e ci aspettano delle lunghe giornate in mare, momenti di relax misti ad adrenalina , momenti di amicizia e di passione, tutti sotto l'insegna della mia passione preferita, la pesca...

Un ringraziamento particolare agli amici con i quali solitamente condivido questo genere di uscite, ovvero i ragazzi del KRAKEN TEAM, in particolare Leonardo, Agostino e Sandro,  un caloroso grazie mille....
MARCO PASQUATO
SPINNING PASSION STAFF